Arte

Antonio Calitri

 Il 7 giugno 1875 nasce a Panni, in vico Cacchiotti n.11, Antonio Calitri, da Giuseppe e Carolina Del Vicario, contadini. Nel 1893 frequenta il Sacro Seminario di Bovino.Il 23 luglio 1895, l'arcivescovo di Bovino, Michele De Iorio, dichiara di averlo promosso in  “novitium”.Nel 1900 all'abbandono del sacerdozio, vive una vita difficile nell'ambiente semi-feudale dell'Italia post-unitaria.  Spinto dalla  ricerca di un ambiente che possa permettergli di esprimersi liberamente, emigra negli Stati Uniti e si stabilisce a New York. Collabora con varie riviste americane, tra cui "L'Araldo Italiano". In quegli anni si lega al circolo dello scultore Onorio Ruotolo, conoscendo i più importanti intellettuali progressisti dell'epoca, tra cui Leonard Covello, il futuro sindaco di New York: Fiorello La Guardia, il poeta Arturo Giovannitti e Angelo Patri. Tra il 1904 e il 1907  insegna italiano e latino all'International Scholarship Association di New York. Nel 1909 pubblica, insieme ad altre poesie, "La canzone dell'Hudson River", che confluirà nella raccolta "Canti del Nord-America". Nel 1913 viene incaricato dal "Board of Education di New York" di organizzare corsi d'italiano nelle scuole serali. Nel 1914 traduce le poesie di Shelly. Il volume è dedicato a John H. Finley, commissario dell'istruzione pubblica di New York. Fin dall'inizio Calitri dà grande importanza alla professione di insegnante, cui si dedicò con particolare intelligenza, consapevole della delicatezza del compito che lo attendeva e che riguarda la necessità di costruire una "cerniera" tra generazioni di espatriati spesso in aspro conflitto. Nel 1919 collabora con la rivista "Il Fuoco",  diretta da Giovannitti. Cessate le pubblicazioni de "Il Fuoco", Calitri fonda l'importante rivista "La Favilla" che illuminava le menti dei lettori.Nel 1926 fonda il mensile "Il Convito", con la collaborazione degli studenti della "P. Hoffman Junior High School" di cui era preside Angelo Patri, educatore di grande rilievo e tra le più rappresentative figure dell'intellettualità italoamericana d'inizio Novecento. Nel 1949 scrive il romanzo "Dietro la maschera. Diario di Don Bruno" evidentemente ispirato alla propria vita. Il protagonista è un giovane sacerdote, Giunio Bruno, che vive nel ristretto ambiente di Montefumo, combattuto tra le pressioni familiari che l'hanno spinto a prendere i voti e mai sopite pulsioni sensuali che l'indurranno a legarsi con una giovane montefumese. Il religioso decide di trasferirsi in America, sia per evitare alla donna la condanna dei compaesani, sia perchè ormai consapevole che il retrivo ambiente in cui è nato non gli consentirebbe di esplicare in tutte le sue potenzialità una prepotente vocazione intellettuale. Nel 1950  esce la prima edizione di Fanciullezza a Montefumo, pubblicata quell'anno per i tipi dell'editore Gastaldi in Milano. Muore a Lawrence (Massachusetts) il 12 luglio nel 1954.

 


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