Poesia

Domenico Nucera Abenavoli

Domenico Nucera Abenavoli nacque a Roghudi il 28 aprile 1856. Attivista socialista nell’ambito dei gruppi politici di Bova, Melito Porto Salvo e Condofuri, fu collaboratore del periodico «La Luce» organo della federazione provinciale socialista di Reggio Calabria, attività che gli costò numerose denunce, unitamente a quella di propagandista tra gli studenti dei comuni reggini. Tra il 1900 e il 1901 prese a cuore la vicenda e le sorti di Giuseppe Musolino. Pubblicò una sua lettera ne «La tribuna» nel 1901 e un’intervista su «L’Avanti». Fu anche testimone per la difesa durante il processo. Musolino era allora latitante. Nel 1902, presso la casa editrice Sonzogno pubblicò due libretti su Musolino uno dedicato alla vita e l’altro al processo. Emigrato nel 1903 negli Stati Uniti, e stabilitosi dapprima Pittsburg e poi a Chicago, si avvicinò ai gruppi anarchici e inizio a scrivere articoli per «Cronaca Sovversiva» stampato a Barre e poi per «La folla». Questa attività attirò l’attenzione delle autorità e il Console generale d’Italia a New York scrisse al ministero dell’interno, in data 24 novembre 1911: «Mi onoro di riferire che l’anarchico Nucera Abenavoli, attivissimo propagandista, conferenziere e incitatore dell’odio di classe. Attualmente residente a Pittsburg, ha di recente iniziato una campagna contro la politica italiana e l’occupazione di Tripoli». Nei suoi vent’anni di emigrazione collaborò con vari gruppi anarchici, in collaborazione con Luigi Galleani, ma soprattutto con Carlo Tresca. Nel 1923 decise di tornare a Roghudi. Anche dall’Italia scriveva comunque per i periodici anarchici «Il Martello», «Il proletario» e «Germinal» con i quali era entrato in contatto durante la sua permanenza negli Stati Uniti, perlopiù firmandosi con lo pseudonimo “Saraceno”. I sospetti nei suoi confronti aumentavano, alimentati dalla corrispondenza con firma cifrata proveniente dagli Stati Uniti. Fu più volte diffidato e finì per essere accusato di complicità in omicidio. Morì nel luglio del 1930 in carcere a Palermo.


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Anno: 2017
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Data inserimento: Lunedì, 07 Gennaio 2019