Categoria: Storia e biografie
Editore: Mario Congedo editore
Pagine: 487
ISBN: 9788880868071
Biblioteca: Archivio immigrazione
Anno: 2008

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Recensione

L'emigrazione italiana è stata oggetto di vasta letteratura nell'arco del XIX secolo, in un certo senso in contemporanea al suo svolgersi. Le ragioni dell'interesse che l'argomento migratorio ha da sempre suscitato sono di diversa natura, ma più di tutte vanno ricercate nella consapevolezza che il patrimonio umano che avrebbe dovuto raccogliere i frutti dell'Unità d'Italia, in realtà è andato disperdendosi per il mondo, alla ricerca di un benessere che, purtroppo, la patria nativa non ha saputo né potuto offrire. Beneficiari sono stati quindi i Paesi che hanno avuto la preziosa opportunità di costruire la propria crescita grazie alle braccia e le menti degli emigrati italiani. Questo libro vuole ricordare, attraverso l'esperienza di uno di loro, che cosa ha significato realmente emigrare. Da un paesino dell'entroterra siciliano, il giovane Carmelo Caruso raggiunge l'Australia negli anni '50. Da qui parte un'avventura che si intreccia ai destini di molti altri connazionali, friulani, pugliesi, abruzzesi, calabresi. I dialetti più disparati si ritrovano a parlare un'unica lingua, quella dell'emigrato in terra straniera. Carmelo deve affrontare mille difficoltà, sormontare ostacoli linguistici, climatici, sociali, burocratici.. Riuscirà in tutte grandi che via via andrà intraprendendo. E per ogni passo in avanti, porgerà una mano a chi, meno fortunato, è rimasto indietro nel difficile cammino dell'emigrato.

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