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La famiglia, l'infanzia in via Palude, la scuola, gli anni di formazione durante il fascismo, il seminario, la cotta per d'Annunzio, le prime poesie.
Archivio immigrazione
Per l'Australia
The story of italian migration
- Categoria: Racconto
- Editore: The miegunyah press
- Pagine: 247
- ISBN: 978-0-522-85277-6
- Anno: 2005
Visite: 1704
Stato prestito: Disponibile
Recensione
Per l'Australia - The Story of Italian Migration" firmato da Julia Church, è un libro che ripercorre storia ed emozioni di una vita da emigrati nella terra dei canguri: vuole ricordare la storia di quanti, in particolare durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, cercarono di sfuggire alla povertà e alla fame emigrando alla volta dell''Australia. Il libro nasce dallo studio del ricco patrimonio documentario fotografico e di storia orale dell''Italian Historical Society al COASIT di Melbourne e proprio per questo mira a essere il più vicino possibile alla realtà della comunità italiana d''Australia. L'autrice cerca di affrontare ogni argomento connesso con questa storia: la fatica e i sacrifici per costruirsi una casa, i campi di internamento con l''accusa di essere fascisti, le discriminazioni nella ricerca di un lavoro sono capitoli di momenti individuali e collettivi. Ma alla fine afferma che senza paura gli italiani ce l'hanno fatta e il paese è diventato la loro nuova casa. Le gioie e le frustrazioni della nuova vita degli emigrati vengono raccontate dalla Church: aneddoti personali vengono inseriti nella storia generale, momenti privati sono accompagnati da testimonianze fotografiche. C' è poi tutto l''aspetto culturale: gli italiani si sono portati dietro tradizioni e costumi propri, ma alla fine li hanno coniugati con quelli locali, in una celebrazione, è la tesi del libro, di un incontro di culture. La storia delle speranze e della determinazione di riuscire in un Paese nuovo vengono riassunte dall''autrice in una delle frasi che si è sentita raccontare e che mette a presentazione del volume: "Spingendo il mio carretto non sapevo se ridere o piangere; ridere perché ero felice di andare ovunque, con la speranza di ricominciare una nuova vita: piangere per la paura non non ritornare più nella mia amata Fiume".