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La famiglia, l'infanzia in via Palude, la scuola, gli anni di formazione durante il fascismo, il seminario, la cotta per d'Annunzio, le prime poesie.
Archivio immigrazione
"Cari sammarchesi d'Australia ..."
(Discorsi e immagini di un viaggio)
- Categoria: Autobiografia
- Autore: Michele Galante
- Editore: Amministrazione comunale di San Marco In Lamis
- Anno: 2000
Visite: 8967
Stato prestito: Disponibile
Recensione
E' importante evidenziare lo sforzo compiuto dal sindaco di San Marco in Lamis, Michele Galante, per far conoscere la storia sociale, culturale ed economica dei sammarchesi d'Australia. E' veramente grande il patrimonio rappresentato da questa importante comunità animata da figure piccole e grandi, appartenenti ad ogni ceto sociale. A loro il sindaco di San Marco ha tributato un omaggio non certamente formale con la partecipazione attiva ad una serie di incontri che hanno avuto un primo grande valore: quello di stabilire innanzitutto un contatto mai prima verificatosi. Un omaggio che l'altra San Marco, nata nel corso dei decenni a Melbourne, ha atteso inutilmente per quasi un secolo: si capisce perciò l'entusiasmo vero e concreto esploso ad ogni livello, attorno al Sindaco, nello Stato del Victoria. L'umanità dei gesti, il senso di appartenenza svelato da un sorriso, la voglia di parlarsi anche soltanto con qualche battuta in dialetto hanno avuto un valore immenso, alla faccia di ogni retorica, per i tanti che Galante ha potuto incontrare allacciando dialoghi e rapporti ora nuovi ora antichi. Una presenza ed un ruolo che il Sindaco ha reso ancora più concreti ribadendo il valore del nuovo protagonismo degli Enti Locali nel rapporto con le comunità di italiani radicate all'estero. Proprio gli Enti Locali possono sviluppare se opportunamente stimolati e culturalmente sensibilizzati - una nuova strategia dell'attenzione con i nostri emigrati in grado di riscattare il silenzio colpevole degli anni scorsi. Un silenzio che, con il diritto di voto finalmente riconosciuto ai nostri connazionali, oltre a non essere più sopportabile e giustificabile, va cancellato soprattutto per insegnare alle giovani generazioni la grande storia dell'emigrazione italiana nel mondo, un'emigrazione che ha contribuito all'evoluzione civile e sociale di una gran parte del mondo moderno.