Categoria: Critica e letteratura
Editore: Liguori Editore
Pagine: 156
ISBN: 88-207-3864-3
Anno: 2005

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Recensione

Tempo di migrazioni il nostro che porta a ricercare le immagini dello straniero nei tempi trascorsi, gli incontri con paesi diversi o simili. Il poema italiano del XV secolo non distingue i paesaggi né le virtù cavalleresche per appartenenza etnica o religiosa, e tuttavia attribuisce un di più di lusso e di cerimoniale agli ambienti orientali e un maggiore fascino alle donne d'Oriente . Gli adattamenti teatrali francesi di un testo narrativo di Cervantes impongono all'attenzione del pubblico i temi dell'alterità culturale e religiosa, l'eros, il dubbio di identità di fronte al mondo islamico, misterioso e terrificante. Gli scrittori dell'Ottocento percorrono in viaggi reali o fittizi l'Europa e si spingono oltre l'Atlantico e in Oriente mentre la cifra letteraria pone, in confronto con le scritture saggistiche, uno scavo doloroso o satirico, lucido e autoriflessivo, con figure femminili che assumono valenze di tradizione, relazionalità, promessa verso il futuro. Alcune precise letture di emigranti, dagli inizi del secolo scorso ad oggi, evidenziano la difficoltà dell'ambientazione, l'oscillazione fra similitudine e nostalgia delle origini,il problema della doppia lingua. Si tratta di trasformazioni dove di nuovo le figure femminili possono favorire l'opera di transito o divenirne protagoniste in prima persona. La ricerca della letterarietà- da Panunzio e Fante, Warner, Carnevali e Hajdari-testimonia la difficoltà di attribuire questi testi solo alle vicende biografiche. I testi letterari risultano, rispetto alle battaglie politiche o religiose, maggiormente inclini a individuare problemi o ambiguità, lontani da definizioni dicotomiche, aperti al dialogo.

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