Categoria: Critica letteraria
Editore: FrancoAngeli
Pagine: 160
ISBN: 8846429508
Anno: 2001

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Recensione

La Grande Emigrazione, il grandioso esodo di milioni di italiani dalla Penisola al Nuovo Mondo, ha lasciato copiose documentazioni e testimonianze, ma è stato prevalentemente oggetto di studi storici, sociali, etnografici. E mancata invece sinora un'attenzione parimenti impegnata al mondo letterario creato dalla variegata e vivacissima "colonía". In questo libro, che segue nella trattazione la cronologia e le maggiori suddivisioni per generi di scrittura (narrati va, poesia, saggistica), l'autore presenta con scrupolo e passione le diverse voci della "prima generazione" attiva negli Stati Uniti, resti tuendo alla loro giusta dimensione romanzieri, poeti, attivisti politici, e i più diversi uomini di penna che si fecero conoscere dalle colonne delle centinaia di giornali diffusi negli States: appendicisti ed ex-poliziotti, nazionalisti col mito del Duce e primule rosse dell'anar chismo, signore della piccola borghesia italoamericana e poeti-sin- dacalisti. Le loro vicende personali racconterebbero, tutte, altrettante storie romanzesche al cui centro è il fare l'America": ma qui se ne illuminano inoltre la dignità culturale e letteraria, legata in gran parte al versante più popolare dell'Ottocento e del Novecento italiano, variamente riprodotto e contaminato tenendo presenti le suggestioni del melting pot d'arrivo. I temi dell'emigrazione, del lavoro, della famiglia, dell'impatto con la metropoli tentacolare e multietnica, emergono con accenti di inedita potenza, grazie anche alla scelta di alcuni testi rari firmati da Pietro di Donato, Giuseppe Prezzolini e John Fante. Nell'insieme il saggio permette di avvicinarsi alle pagine e ai protagonisti di una vera e propria civiltà, troppo a lungo negletta - per elitismo e indolenza scientifica nella terra d'origine.

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