Nella piramide di Khufu, in Egitto, più di trentatré secoli fa un uomo, forse uno spettro, si aggira smarrito tra il mondo dei vivi e la terra dei morti. La sua vita gli appare come un lampo: nascita, morte e imbalsamazione, il corpo immerso nel natron, i ferri e gli uncini che svuotano il cranio.