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Father è un romanzo in cui il narratore affronta il rapporto col padre e con la propria identità di ebreo americano di ascendenza italiana, per di più nato da un genitore che fu prete cattolico. Antonio e Charles Calitri, padre e figlio, l’uno nato in Italia ed emigrato a New York, l’altro nato e cresciuto in terra americana. Il primo, prete che lasciò l’abito; il secondo figlio di un cattolico e una ebrea, cresciuto nella fede ebraica. Il primo descrisse la terra originaria attingendo alla memoria incancellabile, il secondo la recuperò dalle carte del padre e da un viaggio in Italia. Il primo venuto a patti con la propria identità e fede attraverso la scrittura narrativa, il secondo venuto a patti con la figura del padre pure attraverso la scrittura narrativa – un romanzo di oltre 400 pagine intitolato Father. Nello sforzo di comporre questa divaricazione, il narratore in Father sente il bisogno di immergersi nella vita passata e nel mondo antico del padre, per capirli. L’occasione gli viene quando dal paese italiano d’origine riceve l’invito ad andare in Italia per l’intitolazione di una scuola al nome del padre. Il breve soggiorno in paese – quarantotto ore appena, trasformate in oltre quattrocento pagine: la narrazione è costruita giustapponendo in ogni capitolo due sezioni differenti: una prima (distinta da una icona-capolettera che è una fede nuziale), la quale descrive l’arrivo in paese; una seconda (marcata dall’icona di una croce cattolica), in cui è direttamente rifatta la storia del padre, dall’infanzia alla decisione di lasciare l’Italia.Charles usa gli stessi nomi fittizi inventati dal genitore: il padre non è Antonio ma don Giunio, il paese non è Panni ma Montefumo, il paese del seminario non è la vicina Bovino ma Montecastro, e così via. La prima parte di ciascun capitolo è anche occasione per inserire squarci memoriali che rievocano la vita della famiglia Calitri a New York, ed è fonte di informazione sulla stessa condizione americana del padre Antonio. Il confronto col padre è un dilemma: le belle pagine che aprono il capitolo 12 mettono in parallelo il retroterra cattolico del padre con quello ebraico in cui Charles cresce e si forma. Egli ricorda come erano costretti a sputare nell’ombra della croce quando, studenti ebrei, passavano davanti a una chiesa cattolica, e la difficoltà che ciò gli creava. L’argomento esteso e pervadente dell'opera è il racconto della vita del padre, corrispondente alla seconda sezione di ogni capitolo, tanto che in qualche caso, come nel cap. 5, la seconda sezione è raddoppiata, e nel cap. 6 addirittura moltiplicata, tanto preme all’autore approfondire la tematica legata alla biografia paterna: l’infanzia, la giovinezza, gli studi in seminario, l’ufficio sacerdotale in paese, il lento maturare della decisione di lasciare l’Italia; i ritratti delle persone di famiglia, fra cui spicca la madre che impone al figlio, anche violentemente, di prendere i voti; i dubbi del protagonista sulla propria vocazione, la vicinanza affettiva di figure femminili, l’ambiente di paese con i suoi personaggi.Charles riscrive in forma narrativa la vita paterna e mette in forma romanzata la propria ricerca di identità e riconciliazione, sulla base di documenti dei quali dispone.Da questo punto di vista va detto che Father, romanzo psicologico sulla ricerca di sé nella riconciliazione col padre, nasce a ridosso di una corrente narrativa americana degli anni 1940-60 detta anche oltreoceano neorealista; ma vi entra con un certo disagio, e un po’ in ritardo, e comunque si tiene lontano sia dalla precedente letteratura di impegno degli anni ’30, sia dal romanzo sperimentale degli anni ’60-’80 che riflette su se stesso e sul processo dello scrivere. Si potrebbe parlare di romanzo di “ricerca delle radici”, se ciò non lo confinasse in un ambito etnico a cui gli studi americani hanno attribuito attenzione diseguale .