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Un antifascista dimenticato - Max Ascoli fra socialismo e liberalismo
- Categoria: Narrativa americana
- Pagine: 273
- ISBN: 9788859602514
- Anno: 2007
Visite: 2259
Stato prestito: Disponibile
Recensione
Questo volume, basato in buona parte su materiale inedito, cerca di approfondire alcuni aspetti del pensiero di Max Ascoli, e di ricostruirne la figura e il ruolo nella storia d'Italia dagli anni della formazione, a Ferrara, all'attività di antifascista, fino al "riparo" negli Stati Uniti d'America. L'autrice sottolinea il singolare percorso di maturazione ideologica di Ascoli, nel tentativo di tracciare una via tra socialismo e liberalismo dapprima fra Sorel, Proudhon e Croce, e poi con l'iscrizione al P.S.U. e la collaborazione a «La Rivoluzone Liberale». Particolare attenzione è dedicata all'opera giovanile Giorgio Sorel (1920), di cui si rivendica l'importanza nella storia della diffusione del pensiero di Sorel in Italia, documentandone l'influenza anche su Carlo Rosselli e Gobetti. Il poco conosciuto rapporto con Carlo Rosselli, dall'esito sorprendente, viene qui delineato in tutti i suoi aspetti, quello dottrinale, di azione politica e personale, anche nella contrapposizione fra i due caratteri. Nell'esilio americano, con la «Mazzini Society» (1940-'43), Ascoli offrì sostegno economico e morale ai fuoriusciti italiani. Il suo impegno concreto per la ricostruzione dell'Italia del dopoguerra si tradusse in una serie di fondamentali aiuti che arrivarono a Firenze e in Italia prima del Piano Marshall attraverso la C.A.D.M.A. diretta da Carlo Ludovico Ragghianti.